Perché un tetto in metallo

In questi ultimi anni, l’impiego del metallo nelle coperture e rivestimenti di parete sta rivestendo sempre un maggiore interesse. La diffusione di nuove leghe e colorazioni oltre alla vasta gamma già disponibile, offre la possibilità di creare nuovi effetti cromatici – giochi di luce per rispondere alle più svariate esigenze architettoniche.
Il suo utilizzo già da tempi remoti, trova continuità e maggior diffusione nell’architettura moderna, con la concezione di ambienti dove il laminato viene modellato sino a divenire una vera e propria pelle dell’edificio.
L’applicazione del metallo oltre ad offrire un carattere distintivo all’edificio, attribuisce allo stesso spiccate doti di durata, resistenza agli agenti atmosferici uniti all’estrema leggerezza del materiale.
Il crescente impiego del metallo, ha permesso di sviluppare e migliorare diverse tecniche di lavorazione dello stesso.

Tipologia di applicazioni:

Doppia aggraffatura

La tecnica dell’aggraffatura consente l’unione di lastre e nastri precedentemente profilati, ottenuta attraverso la sovrapposizione e ripiegatura dei lembi. Il fissaggio alla sottostruttura avviene con l’ausilio di linguette ancorate mediante chiodatura.
La molteplicità di sviluppi ottenibili e le disposizioni delle sezioni, aprono molteplici possibilità a livello decorativo. L’altezza minima dell’aggraffatura finita, pari a 23 mm, risulta dalla piegatura laterale delle lamiere che, mediante diverse operazioni, vengono congiunte per formare una doppia aggraffatura. Impiegando profilatrici ed aggraffatrici per la piegatura, su ogni sezione si determina una perdita di ca. 70 mm di materiale; il gioco che si forma, pari a 3 – 5 mm, assorbe la dilatazione trasversale delle lamiere dovuta a fenomeni termici.
doppia aggraffatura

Aggraffatura angolare

Questa variante, che deriva dalla doppia aggraffatura verticale, prevede un’ultima piegatura dei lembi a 90° anziché a 180°.
In questo modo si forma una spallatura ad angolo che, rispetto alla doppia aggraffatura, presenta una superficie in vista più ampia e conferisce al rivestimento una strutturazione più pronunciata, ottenendo un effetto estremamente planare con una consistente riduzione degli ingrossamenti.
L’aggraffatura angolare costituisce la versione attualmente di maggior successo nel settore dei rivestimenti di facciata e superfici in vista di coperture che devono soddisfare particolari requisiti a livello estetico.
aggraffatura angolare
Il suo impiego è comunque limitato a coperture con pendenza minima di 25° (47%), vista la tenuta leggermente più ridotta dell’acqua corrente.

Listello

Questo tipo di copertura che, peraltro, prevede l’interposizione tra le lastre di un listello in legno di min. 40/40 mm fissato all’armatura, su cui si collega di lato il lembo ripiegato della lastra. Le linguette vengono applicate sopra o sotto il listello rispettivamente nel “sistema tedesco” e nel “sistema belga”.
Sui listelli viene applicata una copertina scorrevole a forma di cappuccio o coperchio; rispetto alle sottili nervature della doppia aggraffatura, in questo caso l’effetto ottico del tetto o della parete risulta più pesantemente strutturato.
Dal punto di vista tecnico, per quanto riguarda lunghezza e larghezza delle lamiere, nonché pendenza minima del tetto, si applicano le stesse regole della copertura in doppia aggraffatura. Questo principio vale anche per le giunzioni trasversali ed il numero di fissaggi.
Le lamiere non vengono piegate completamente a 90° sui lati di modo che, alla base del listello, resti un’intercapedine in grado di assorbire la dilatazione trasversale; in alternativa vengono impiegati listelli conici.
Listello

Scandole, scaglie e piccoli elementi

Le scandole sono degli elementi di dimensione e forma variabile per applicazioni in facciata e copertura. Ogni scandola è provvista di due piegature in avanti e due piegature all’indietro di circa 180°. Le piegature in avanti ed indietro sono predisposte sui lati paralleli. A partire dalla grondaia, a seconda della forma e del tipo di rivestimento, le scandole possono essere montate in direzione orizzontale, verticale o diagonale – rivestimento a nido d’ape; il montaggio si realizza iniziando dal lato sinistro o dal lato destro.
Il fissaggio avviene per singola scandola con l’ausilio di linguette e chiodi. La sottostruttura deve essere congiunta in modo sicuro e stabile alla costruzione.
Scandole e scaglie